Filtri a maniche e filtri a cartucce: quando scegliere gli uni al posto degli altri? In commercio esistono molteplici soluzioni per l’abbattimento di particelle solide e particolato connesso a specifiche attività produttive, ecco pertanto che in questo articolo cercheremo di indirizzare verso la soluzione idonea in base alle singole esigenze.
Come prima cosa specifichiamo che sia i filtri a maniche che quelli a cartuccia sono considerati quali impianti di depolverizzazione, pertanto utili a raccogliere le polveri disperse in atmosfera e restituire aria sana e pulita.
Caratteristiche dei filtri a maniche e dei filtri a cartucce
I filtri a maniche aspirano l’aria carica di polveri e, dopo averla fatta passare attraverso appositi cilindri in tessuto nei quali viene trattenuto il particolato, viene reimmessa nell’ambiente. Il tessuto permeabile andrà a bloccare le polveri e, attraverso un meccanismo di pulizia automatica, andrà a eliminare i residui accumulati smuovendo le maniche con aria compressa.
I punti di forza dei filtri a maniche risiedono principalmente nella loro semplicità di impiego e nella ridotta manutenzione necessaria per il loro funzionamento. Inoltre le maniche sono dotate al loro interno di una spirale metallica pertanto anche in presenza di sollecitazioni con aria compressa, assicureranno una notevole durata nel tempo.
Sfruttando il principio di filtrazione mediante tessuto microforato, anche i filtri a cartucce presentano un funzionamento molto simile a quello dei filtri a maniche. Anche qui l’aria mediante una tramoggia accede all’impianto e le polveri, trovandosi dinnanzi a un filtro a cartucce pieghettato, vengono bloccate restando intrappolate e restituendo conseguentemente l’aria ripulita.
Quando scegliere i filtri a maniche rispetto a quelli a cartucce?
Prima di dare un giudizio è bene specificare che entrambe le tipologie di impianto risultano estremamente valide e capaci di assicurare performance ottimali nel tempo. Importante inoltre considerare che, se realmente si desidera un funzionamento efficace sarà indispensabile verificare periodicamente lo stato di maniche e cartucce procedendo, ove necessario, alla loro pulizia o sostituzione in quanto solo così l’aria rilasciata risulterà realmente ripulita.
Non esiste invece un modello nettamente migliore rispetto a un altro, ma una discriminante davvero importante da considerare nella scelta è connessa alle differenti esigenze. Nello specifico per capire quale tipologia di filtro è più indicata per un’azienda bisogna tenere presente:
- Il carico di polveri, in quanto i filtri a maniche risultano essere in grado di far fronte a una gamma molto più ampia di carichi polverosi rispetto invece a quelli a cartuccia che risultano più funzionali in presenza di concentrazioni diverse.
- La natura delle polveri, in quanto i filtri a maniche risultano più versatili rispetto a quelli a cartuccia
- La flessibilità, le maniche filtranti risultano più flessibili verso anche mutazioni dei processi produttivi rispetto invece a quelli a cartucce che sono tarati su specifiche lavorazioni, pertanto poco adattabili
- I costi di esercizio e manutenzione, sebbene dovrebbe essere l’ultimo aspetto da considerare, è bene valutare anche le spese da sostenere sia in fase iniziale che per il mantenimento dell’impianto. In questi termini le cartucce filtranti presentano maggiori problematiche per quanto concerne la pulizia a dispetto invece dei filtri a maniche.
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