Cosa sono le polveri esplosive e in che settori si trovano? In questo articolo approfondiremo questo argomento per capire nello specifico di cosa stiamo parlando e quali sono i rischi che comporta la loro presenza all’interno dell’ambiente di lavoro.
Cosa sono le polveri esplosive? Potenzialmente tutte le polveri combustibili derivanti da materiali metallici ossidabili (alluminio, ferro, zinco, magnesio), sostanze organiche naturali (grano e cereali, legno, zucchero) o sintetiche (plastica, pesticidi, pigmenti organici), ma anche torba e carbone. Queste sono infatti soggette a potenziale esplosione che può essere di differente entità in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche della polvere stessa, nonché dalle peculiarità dell’ambiente nel quale avviene la deflagrazione.
Le polveri esplosive vengono classificate in base a una serie di parametri, ovvero:
Perché avvenga la deflagrazione delle polveri esplosive devono però verificarsi una serie di condizioni tra loro correlate. Questi cinque fattori da considerare sono noti anche come pentagono dell’esplosione e includono:
Questi elementi aiutano nella classificazione delle aziende e dei settori considerati a rischio deflagrazione causata da polveri esplosive, andando a identificare quelli che sono ambienti ATEX. In generale comunque i settori considerati a rischio includono:
In questa tipologia di attività dovranno quindi essere identificate le aree aziendali reputate a rischio e classificate di conseguenza le zone ATEX (che tratteremo nel prossimo articolo).
Vuoi saperne di più? Scarica l'infografica dedicata su Le principali polveri esplosive e le loro applicazioni!