Blog e news sulla filtrazione e depurazione industriale dell'aria Esposizione ai fluidi lubrorefrigeranti: quali rischi?

In questo articolo analizzeremo i principali rischi connessi all’esposizione ai fluidi lubrorefrigeranti, inquinanti spesso sottovalutati nonostante possano provocare gravi danni.

 

I fluidi lubrorefrigeranti sono tutti quei liquidi impiegati per la lubrificazione degli utensili da taglio, che hanno lo scopo di raffreddare e sciacquare il truciolo prodotto della lavorazione al fine di ridurre attriti e usura. Solitamente queste sostanze sono oli lubrificanti di origine minerale, vegetale o di sintesi, in alcuni casi miscibili con acqua.

Esistono molteplici emulsioni con differente formulazione da impiegare a seconda del materiale oggetto della lavorazione ma anche dell’utensile impiegato, ma solitamente ci si trova dinnanzi a soluzioni composte per il 50% da olio lubrificante addizionato con specifici additivi e acqua.

La normativa europea REACH fornisce indicazioni sulla scelta dei lubrorefrigeranti e mantiene aggiornato semestralmente un elenco delle sostanze più rischiose tramite l’ECHA. Tra le sostanze da evitare vi sono quelle contenenti boro e donatori di formaldeide, considerate particolarmente dannose.

Anche lo smaltimento dei lubrorefrigeranti esausti deve seguire procedure specifiche, essendo classificati come rifiuti industriali. Questi devono essere codificati secondo il CER e ritirati da aziende autorizzate. La normativa distingue inoltre tra oli minerali, sintetici, emulsioni e soluzioni, nonché tra quelli contenenti alogeni e non.

Cosa comporta per la salute l’esposizione a fluidi lubrorefrigeranti?

Secondo il D.Lgs. 81/2008, la presenza di fluidi lubrorefrigeranti deve essere indicata nella valutazione dei rischi aziendale, poiché queste sostanze rappresentano un pericolo concreto per la salute dei lavoratori.

Ma quali sono i principali danni connessi all’esposizione a tali inquinanti?

  • L’azione solubilizzante lipidica degli emulsionanti e della componente alcalina può arrecare danni importanti allo stato protettivo della pelle
  • Dalla decomposizione di alcuni additivi presenti può originarsi una sostanza sgrassante, irritante e sensibilizzante e dove può arrecare danni.
  • L’impiego di sostanze quali piridintione, tiazoli, isotiazolinoni, derivati fenolici, formaldeide e biocidi, ha evidenziato effetti irritanti, sensibilizzanti e tossicità percutanea.

In questi termini è facile comprendere quindi come l’esposizione prolungata a fluidi lubrorefrigeranti può essere causa di dermatiti, allergie, patologie respiratorie e, nel peggiore dei casi, forme cancerogene.

Per ridurre i rischi legati ai fluidi lubrorefrigeranti, è fondamentale adottare soluzioni mirate al filtraggio e alla purificazione dell’aria industriale, garantendo così un ambiente di lavoro più sicuro e salubre.

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